Masterchef 7 chi è Simone Scipioni
I famosi “fuoghi d’artifigio” sono arrivati in casa Masterchef. E indovinate per chi? Si tratta proprio di lui, Simone Scipioni, il timido ragazzo di Montecosaro che, dalle Marche con furore, ha stupito tutti fin dalle prime selezioni. Forse all’inizio nessuno avrebbe mai immaginato di ritrovare sul podio più alto di MasterChef 7 un ragazzo come Simone, 20 fuori ma con una saggezza e un senso di responsabilità enorme dentro. Probabilmente neanche lui ci credeva, o meglio, era questo ciò che dava a vedere. Nessuno avrebbe scommesso tanto su di lui, così tanto da immaginare associato al suo nome un titolo così ambito come quello di vincitore di MasterChef 7. Ma pian piano, andando avanti nelle puntate della settima stagione del talent di cucina più famoso al mondo, la sua bravura cresceva sempre di più, concretizzandosi in una vera e propria certezza. Così riservato, così maturo e così apparentemente insicuro, Simone, quasi “vecchio” rispetto alla frizzantezza che ci si aspetterebbe da un giovanissimo ragazzo di 20 anni come lui. Ma, in fondo, è proprio questo il bello: quella carica, quella smisurata passione per la cucina, quella marcia in più, in realtà le ha sempre avute.

Lui che, fin dal primo giorno, ha emozionato la chef Antonia Klugmann con le sue parole sincere e la sua incredibile genuinità. Nasce nel 1996 nella bella Civitanova Marche e vive con il suo cane Rocher nella sua piccola e tranquilla Montecosaro, dopo aver perso entrambi i genitori. Studia Scienze dell’Alimentazione e della Gastronomia e ha una sorella più grande, Roberta, con cui ha condiviso un’infanzia e un’adolescenza non semplici.
Presentatosi alle selezioni con i suoi “strozzapreti con pesto di fave e zucchine con fonduta di parmigiano aromatizzata alla menta“, il 21enne marchigiano è riuscito a conquistare il cuore e il palato di tutti e quattro i giudici, intenerendo addirittura la severa chef Klugmann. Un esordio, quello di Simone, che già nascondeva l’enorme potenziale di un ragazzo così insicuro e così in gamba, allo stesso tempo. Un potenziale che, fortunatamente, è venuto fuori! A piccoli passi, con tranquillità, e con consapevolezza.
“Abito da solo, col mio cane Rocher. Cucino per la famiglia di mia sorella. Io sto bene lì, niente frenesia. Trovo tutto quello che serve nel mio pese. O lì vicino”. Così aveva esordito il timido Simone una volta giunto davanti ai fornelli di MasterChef. Un posto nuovo per lui, frenetico, in cui mettersi alla prova è indispensabile. Ecco, lui non era abituato a nulla di tutto questo, eppure ce l’ha fatta, contro ogni aspettativa, contro ogni concorrente che poteva sembrare più creativo o più forte di lui. Contro chiunque avesse un phisique du role che magari lui inizialmente non aveva. O, almeno, che ci ha fatto scoprire lentamente, proprio come quando si scarta un regalo che dentro nasconde una sorpresa bellissima e inaspettata. E oggi non è cambiato niente dalle sue dichiarazioni iniziali. Oggi, così come allora, Simone ha lo stesso identico sogno: aprire un’attività nella sua Montecosaro, paesino di circa 800 anime che ama con tutto se stesso.
Il “giovane vecchio“, soprannominato teneramente dalla chef Klugmann, alla fine ha avuto la meglio su tutti gli altri 19 aspiranti chef. Le armi vincenti? La sua timidezza, la sua estrema sincerità, la sua consapevolezza, e un perfetto connubio tra originalità e tradizione. Ovviamente, si parla della tradizione della sua Montecò, presente anche nel nome del menu presentato durante lo scontro finale con Kateryna, con il nome “S=MC al quadrato”, che sta per “Simone= MasterChef e Montecosaro“.
Masterchef 7 vinto da Simone Scipioni: le reazioni a caldo
“A Monteco’ me fanno patrono, santo subito, me intitoleranno una via”.
Montecosaro, probabilmente, è stata la parola che Simone Scipioni ha ripetuto più volte durante il suo percorso, che con il suo menù S= MC al quadrato ha dato prova di un crescendo davvero inarrestabile. Il suo punto fisso, il suo poro sicuro. È lì che si vede fra trent’anni, Simone, così come aveva confessato fin da subito a Joe Bastianich.
Di un potenziale che aveva dentro chissà da quanto tempo, ma che è riuscito a regalarci piano piano in tutte le puntate. “Vengo da Monteco’, un paese dimenticato dal mondo”. Sincerità e schiettezza sono state le parole d’ordine a definire la personalità di Simone, un giovane ragazzo che ama la sua terra e che, con estrema professionalità e con tanto amore, è stato capace di trasferirla nei suoi piatti, con cui è riuscito a battere la concorrente Kateryna nell’ultimo scontro. Quello da cui è uscito da vero vincitore.
“Non credevo di prendere il grembiule, non credevo di entrare nella classe, non credevo di arrivare in finale, non credevo di vincere”, ha raccontato in seguito alla proclamazione. L’ultimo post sui social, invece, si conclude con un bel messaggio che si conclude con questa frase: “tante novità in arrivo, vi terrò aggiornati“.
E noi non vediamo l’ora di sapere cosa farà il buon Simone dopo la vittoria di un assegno del valore di 100.000 mila euro. Che la sua Monteco’ sarà presente anche nel titolo del suo futuro libro? Noi intanto aspettiamo aggiornamenti, in attesa di leggere le sue ricette, tra tradizione e creatività! E gli diciamo che Siamo “moldo condendi per lui!!”
Simone Scipioni cose da sapere e curiosità sul vincitore di Masterchef 7
Simone Scipioni è stato definito “l’uomo dei record”. Infatti, come ben rammentiamo dalle puntate, non ha mai vinto prove che gli permettessero di salire su in balconata e di godersi da lì il panorama. No, Simone è stato il protagonista di tutti i famosi e temuti Pressure Test, riuscendo sempre a uscirne illeso. Anzi, probabilmente quelle occasioni di forte “pressione” non hanno fatto altro che incrementare in lui un senso di rivalsa, che da sempre sognava. E che mai aveva manifestato. Nella sua compostezza, riservatezza, e consapevolezza sia delle sue doti che dei suoi limiti, Simone ha terminato il suo viaggio a MasterChef (il suo primo vero viaggio) nel migliore dei modi. Già, perché Simone non è abituato ai grandi spostamenti. Due sono state le uniche volte che si è allontanato dalla sua Monteco’: una volta per una crociera, un’altra per un viaggio (andato anche male, per giunta) in Croazia con gli amici.
Cresciuto con la sorella Roberta e con la nonna, Simone oggi vive da solo con il cane Rocher a cui è tanto affezionato. E che, tra l’altro, è stato il suo primo pensiero una volta conclusasi l’avventura. Studente di Scienze dell’Alimentazione e della Gastronomia, il giovane marchigiano sta realizzando proprio adesso quello che gli è capitato, iniziando a fare progetti sul futuro. “Tra dieci anni mi vedo nel mio ristorante – ha detto Simone – che però non sarà a Londra ma a casa mia, nel mio paese dal quale magari uscirò però più spesso”.
Quindi, a suon di pentole e impiattamenti, si può dire a gran voce che quest’anno, tra i corridoi di Masterchef, c’è stato un unico trionfo: quello della semplicità. Un trionfo che porta il nome di Simone Scipioni (e di Montecosaro)!
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